Tajani sollecita Giorgetti sulla Borsa Italiana: “È necessario difenderla”

La tensione tra Italia e Francia sta crescendo in merito alla governance di Euronext, una delle principali borse europee. Questo conflitto si manifesta in particolare in relazione alle quote di partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), che detiene l’8%, e di Intesa Sanpaolo, con una quota dell’1,5%. Le recenti dichiarazioni di politici italiani, tra cui il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, hanno messo in evidenza la necessità di tutelare gli interessi italiani all’interno della struttura di Euronext.

Il 24 marzo 2025, Tajani ha affermato che è fondamentale per l’Italia avere una voce forte nella governance della borsa, specialmente considerando l’importanza strategica di Euronext nel panorama finanziario europeo. La posizione di Cdp, in particolare, è cruciale non solo per la stabilità degli investimenti italiani, ma anche per l’influenza dell’Italia nel contesto europeo. La questione è diventata un tema caldo nei dibattiti politici e finanziari, con richieste di maggiore trasparenza e di un ruolo più attivo per le istituzioni italiane.

Il ruolo di Euronext e le implicazioni per l’italia

Euronext rappresenta un punto di riferimento importante per il mercato azionario europeo, essendo una fusione di diverse borse, tra cui quelle di Amsterdam, Bruxelles e Lisbona. La sua governance riveste un’importanza fondamentale per gli investitori e le aziende che operano in questi mercati. La partecipazione di Cdp e Intesa Sanpaolo è vista come una necessità per garantire che gli interessi italiani siano adeguatamente rappresentati.

Le tensioni tra Italia e Francia riguardano non solo gli aspetti economici, ma anche questioni di sovranità e controllo. La Francia, attraverso la sua partecipazione in Euronext, ha una notevole influenza sulla direzione della borsa, e questo ha sollevato preoccupazioni tra i funzionari italiani riguardo a possibili decisioni che potrebbero non essere favorevoli agli interessi italiani. La richiesta di Tajani di difendere la posizione italiana si inserisce in un contesto più ampio di rivalità economica e di competizione per il dominio nel mercato europeo.

Le reazioni politiche e le prospettive future

Le dichiarazioni di Tajani hanno suscitato reazioni diverse nel panorama politico italiano. Alcuni esponenti hanno sostenuto la necessità di un approccio più assertivo nei confronti della governance di Euronext, mentre altri hanno avvertito di non esagerare le tensioni con la Francia, sottolineando l’importanza di mantenere buone relazioni bilaterali. La questione è diventata un argomento di dibattito anche in vista delle prossime elezioni europee, dove le posizioni sull’economia e sulla finanza saranno al centro dell’attenzione.

La situazione attuale richiede una strategia ben definita da parte del governo italiano per garantire che le proprie istanze siano ascoltate e rispettate. La partecipazione attiva in Euronext non è solo una questione di quote, ma anche di visibilità e di capacità di influenzare le decisioni che riguardano il mercato europeo. La sfida sarà quella di trovare un equilibrio tra la difesa degli interessi nazionali e la collaborazione con altri paesi membri dell’Unione Europea.

Il futuro di Euronext e il ruolo dell’Italia all’interno di essa rimangono incerti, ma è evidente che la questione della governance continuerà a essere un tema centrale nel dibattito politico ed economico, con ripercussioni significative per le relazioni tra Italia e Francia.

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Cristel Lumbroso