Supply Chain Finance: il mercato potenziale in Italia raggiunge i 599 miliardi di euro

Nel 2025, il panorama del Supply Chain Finance in Italia si presenta con segni di stabilità, secondo i dati rilasciati dall’Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano. Dopo un incremento del 6,3% che ha portato il valore totale a 596 miliardi di euro nel 2023, il mercato potenziale del credito di filiera per il 2024 si stima crescerà tra lo 0,5 e il 3%, raggiungendo un valore compreso tra i 594 e i 599 miliardi di euro in crediti commerciali. Questo incremento si colloca in un contesto macroeconomico più favorevole, che ha contribuito a mantenere una certa stabilità nei valori.

Mercato potenziale e strumenti di finanziamento

Le proiezioni per il 2024 indicano che circa il 22% del mercato potenziale è attualmente servito da soluzioni di Supply Chain Finance, corrispondente a un valore di 131 miliardi di euro. I dati mostrano che i principali strumenti tradizionali, come il factoring (60,4 miliardi di euro), l’anticipo fattura (54 miliardi), il reverse factoring (9 miliardi) e il confirming (1,6 miliardi), si mantengono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente. Tuttavia, si registra una notevole crescita nelle soluzioni più innovative: il purchase order finance ha visto un incremento del 35%, portando il suo valore a 1,4 miliardi di euro, mentre il dynamic discounting è aumentato del 17%, raggiungendo 0,8 miliardi. Altri strumenti come la carta di credito B2B e l’invoice trading hanno mostrato crescite rispettive dell’11% e del 5%, attestandosi a 3,8 miliardi e 0,6 miliardi.

Crescita del capitale circolante e ciclo di cassa

Nel 2023, il capitale circolante in Italia ha registrato una crescita del 17%, raggiungendo un totale di 306 miliardi di euro. Questo aumento è attribuibile sia all’incremento dei crediti commerciali sia alla crescita delle rimanenze, insieme alla diminuzione dei debiti commerciali. Il ciclo di cassa ha visto un aumento significativo, con una media di 34 giorni, evidenziando un incremento del 19%. Questi dati suggeriscono un miglioramento nella gestione finanziaria delle aziende italiane, che si riflette in una maggiore liquidità e capacità di operare nel mercato.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nel Supply Chain Finance

In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale emerge come un elemento cruciale nel supporto dei processi di Supply Chain Finance. Antonella Moretto, direttrice dell’Osservatorio, sottolinea che l’adozione dell’AI presenta sfide significative, in particolare la necessità di disporre di dati di alta qualità. Le applicazioni dell’AI spaziano dalla previsione dei flussi di cassa futuri, utile per comprendere le necessità di liquidità, fino all’automazione delle attività operative.

L’Osservatorio ha identificato oltre 50 startup che integrano l’IA nelle diverse fasi del Supply Chain Finance. Nella fase di initiation, l’AI viene utilizzata per analizzare i flussi di cassa tra acquirenti e fornitori, permettendo di offrire soluzioni commerciali adeguate. Sei startup si concentrano sull’analisi dei dati interni per prevedere le necessità di liquidità. Nella fase di implementation, algoritmi di machine learning valutano i fornitori per proporre soluzioni personalizzate, con quattro startup che si dedicano a questo servizio. Infine, nella fase di use, l’AI ottimizza i processi automatizzando le attività amministrative, migliorando le condizioni per tutte le parti coinvolte. Sette startup sono attive in questo ambito, sfruttando le capacità di apprendimento e ragionamento dell’AI.

Published by
Cristel Lumbroso