Segnali positivi emergono per l’industria eolica offshore nel 2025. Secondo le proiezioni di Rystad Energy, la capacità aggiuntiva prevista per quest’anno raggiungerà i 19 GW, con investimenti stimati intorno agli 80 miliardi di dollari. Questo rappresenta un significativo miglioramento rispetto al 2024, anno in cui il settore ha registrato circa 8 GW di nuove installazioni, ben 2 GW in meno rispetto al 2023. Rystad prevede che la nuova capacità nel 2025 potrebbe superare di 1 GW il record stabilito nel 2021, superando anche i 10,2 GW del 2023 e i 9,3 GW del 2022.
Nonostante i segnali di ripresa, Rystad avverte che una persistente incertezza continua a ostacolare la stipula di contratti di locazione a lungo termine tra proprietari terrieri e aziende operanti nel settore eolico. Questa situazione ha avuto ripercussioni sul mercato nel 2024, anno in cui solo una parte dei 55 GW di capacità eolica offshore offerta tramite aste a livello globale (escludendo la Cina continentale) è stata effettivamente assegnata. Un esempio emblematico è rappresentato dagli Stati Uniti, dove le aste per 3 GW in Oregon sono andate deserte, mentre l’asta del Golfo del Maine ha visto l’assegnazione di solo 7 delle 13 concessioni proposte.
Rystad prevede che nel 2025 le aste per l’assegnazione di nuova capacità diminuiranno, attestandosi tra i 30 e i 40 GW a livello mondiale. Questa cifra è significativamente inferiore rispetto al 2024, ma in linea con i livelli registrati nel 2021 e nel 2022. Petra Manuel, senior offshore wind analyst di Rystad Energy, afferma che “l’eolico offshore avrà un anno robusto nel 2025”. Tuttavia, fattori esterni, come la politica federale degli Stati Uniti, potrebbero influenzare negativamente la crescita del settore, specialmente dopo la decisione di Donald Trump, comunicata a gennaio, di sospendere le nuove concessioni federali per l’eolico offshore negli Stati Uniti, in attesa di una revisione ambientale ed economica.
Nel 2024, i ritardi accumulati da vari progetti offshore negli Stati Uniti hanno impattato negativamente le decisioni finali sugli investimenti (Fid) per l’avvio di nuove iniziative, portando a una diminuzione delle approvazioni. Solo pochi progetti, tra cui Empire Wind 1, Sunrise Wind e Costal Virginia Offshore Wind, hanno raggiunto la Fid nel 2024. Rystad prevede una leggera ripresa delle Fid nel 2025, grazie a progetti come US Wind, Southcoast Wind e New England Wind, attualmente in fase avanzata.
L’analisi di Rystad sottolinea che il futuro di questi tre progetti dipende dall’ottenimento di accordi di fornitura e dalle approvazioni per la costruzione e l’esercizio (Cop). Southcoast Wind e New England Wind hanno già rinviato la firma dei contratti di fornitura a marzo 2025. Tuttavia, il 2024 ha visto progressi significativi in progetti come Red Rock Power e Inch Cape, che ha una capacità di 1,1 GW e si trova nel Regno Unito, e l’Empire Wind 1, con 810 MW, negli Stati Uniti, nonostante le lungaggini burocratiche.
Rystad evidenzia che Regno Unito, Polonia e Germania saranno i principali attori in Europa per quanto riguarda le Fid nel 2025, con un totale previsto di 9,5 GW. Diversi progetti sono in attesa di approvazione finale. In particolare, la Polonia è attesa a vedere l’approvazione di grandi parchi eolici come Baltyk II e Baltyk III, sviluppati da Polenergia ed Equinor, dopo la recente approvazione di Baltica 2 da parte di Orsted e Pge, avvenuta a fine gennaio 2025.