
I dirigenti di Air France-Klm, Iag, Lufthansa e Ryanair hanno recentemente espresso preoccupazioni riguardo alle nuove normative che richiedono l’uso di carburanti sostenibili per il 6% entro il 2030. Durante una conferenza tenutasi il 27 marzo 2025, i vertici delle compagnie aeree hanno sottolineato che queste disposizioni sono non solo costose, ma anche difficili da reperire sul mercato, mettendo a rischio la loro competitività nel settore.
Le preoccupazioni delle compagnie aeree
I top manager delle quattro principali compagnie aeree europee hanno evidenziato come l’implementazione delle normative sui carburanti verdi possa rappresentare un ostacolo significativo per il settore. Secondo le dichiarazioni rilasciate durante l’incontro, i dirigenti hanno affermato che i costi associati all’adozione di queste nuove benzine sono elevati e che la loro disponibilità attuale sul mercato è limitata. La richiesta di un rinvio delle scadenze normative è stata motivata dalla necessità di garantire una transizione più sostenibile e realistica per le compagnie aeree, che già affrontano sfide economiche a causa della pandemia e della crescente concorrenza globale.
Le compagnie aeree europee, in particolare, si trovano a dover bilanciare la necessità di ridurre le emissioni di carbonio con la pressione economica e la necessità di rimanere competitive. I dirigenti hanno affermato che l’imposizione di queste norme senza un adeguato supporto e senza una rete di approvvigionamento adeguata potrebbe portare a una perdita di quote di mercato, specialmente nei confronti delle compagnie aeree che operano in mercati meno regolamentati.
Le conseguenze sul mercato aereo
La richiesta di rinvio delle normative sui carburanti verdi non è solo una questione di costi, ma ha anche implicazioni più ampie per l’intero settore aereo. Le compagnie aeree si trovano a dover affrontare un contesto competitivo in rapida evoluzione, in cui la capacità di adattarsi a nuove normative e di investire in tecnologie più sostenibili è fondamentale per la sopravvivenza. Se le normative dovessero entrare in vigore senza un adeguato periodo di transizione, si rischierebbe di compromettere la stabilità finanziaria delle compagnie aeree europee.
Inoltre, la mancanza di carburanti sostenibili in quantità sufficienti potrebbe portare a una situazione in cui le compagnie aeree sono costrette a pagare prezzi elevati per l’approvvigionamento, aumentando ulteriormente i costi operativi. Questo scenario potrebbe tradursi in tariffe più elevate per i passeggeri, rendendo i viaggi aerei meno accessibili e influenzando negativamente la domanda di voli.
Il futuro del settore aereo
Guardando al futuro, è fondamentale che le autorità competenti e le compagnie aeree collaborino per trovare soluzioni pratiche e sostenibili. La transizione verso carburanti più ecologici è necessaria per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico, ma deve avvenire in modo che non comprometta la competitività del settore aereo. Le compagnie aeree hanno bisogno di un piano chiaro e di un supporto adeguato per investire in tecnologie innovative e per garantire che l’approvvigionamento di carburanti sostenibili sia disponibile e accessibile.
La questione della sostenibilità nel settore aereo è destinata a rimanere al centro del dibattito pubblico e politico nei prossimi anni. Le compagnie aeree, i legislatori e gli attori del mercato devono lavorare insieme per garantire una transizione equa e sostenibile che possa beneficiare sia l’industria che i passeggeri.