
Una recente sentenza del Tribunale di Bari, emessa il 22 marzo 2025, ha chiarito con forza gli obblighi dei lavoratori in malattia riguardo alle fasce di reperibilità. Secondo la decisione, i dipendenti sono tenuti a rimanere presso il proprio domicilio dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, anche durante le domeniche e i giorni festivi, se tali orari sono specificati nel certificato di malattia. Questa normativa è fondamentale per garantire il rispetto delle procedure di controllo e prevenire eventuali abusi.
Obblighi di reperibilità per i lavoratori in malattia
Il Tribunale di Bari ha evidenziato l’importanza della reperibilità come strumento di tutela sia per il datore di lavoro che per il lavoratore stesso. La sentenza sottolinea che il lavoratore, durante il periodo di malattia, deve essere raggiungibile in determinati orari, per permettere eventuali verifiche da parte dell’INPS o dei datori di lavoro. La mancata osservanza di queste fasce orarie può comportare sanzioni, fino alla perdita del posto di lavoro. È quindi cruciale che i lavoratori siano a conoscenza di queste regole e delle conseguenze che potrebbero derivarne.
La sentenza ha anche chiarito che, sebbene ci siano eccezioni, come nel caso di appuntamenti medici o situazioni particolari documentabili, la regola generale resta quella della reperibilità. I lavoratori devono, pertanto, informare il proprio datore di lavoro in anticipo riguardo a qualsiasi impegno che possa interferire con le fasce di reperibilità stabilite. Questo aspetto è essenziale per mantenere un buon rapporto di fiducia tra dipendente e datore di lavoro.
Le eccezioni alla regola
Nonostante la rigidità delle fasce di reperibilità, il Tribunale di Bari ha previsto alcune eccezioni che possono essere applicate in determinate circostanze. Ad esempio, nel caso di visite mediche programmate o di necessità urgenti, il lavoratore può giustificare la propria assenza durante le fasce di reperibilità. È fondamentale, tuttavia, che tali situazioni siano documentate e comunicate tempestivamente al datore di lavoro.
Inoltre, la sentenza ha messo in evidenza che i lavoratori devono essere consapevoli che l’assenza ingiustificata durante le fasce di reperibilità, senza una valida motivazione, può portare a sanzioni disciplinari. Le aziende, pertanto, sono incoraggiate a fornire informazioni chiare e dettagliate riguardo agli obblighi di reperibilità, in modo che i dipendenti possano operare in modo informato e responsabile.
La sentenza del Tribunale di Bari rappresenta un importante passo avanti nella definizione delle responsabilità dei lavoratori in malattia. La chiara delineazione delle fasce di reperibilità e delle relative eccezioni offre un quadro normativo più preciso, contribuendo a garantire una gestione più efficace delle assenze per malattia nel mondo del lavoro.