La crisi economica delle famiglie impatta negativamente sulla ristorazione

La ripresa del settore della ristorazione in Italia, dopo le difficoltà legate alla pandemia, ha mostrato segnali di rallentamento nel 2024, pur mantenendo una crescita superiore rispetto ad altri settori. Il presidente della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), Lino Enrico Stoppani, ha dichiarato che il 2024 si conclude con una crescita reale dei consumi stimata intorno all’1,6%. Tuttavia, questa ripresa non è ancora sufficiente per riportare il settore ai livelli pre-pandemia.

Andamento del fatturato e dei prezzi

I dati forniti da Fipe a dicembre 2024 rivelano che l’indice del fatturato in volume delle imprese della ristorazione è cresciuto dell’1,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nel corso dell’intero anno, il progresso si è attestato allo 0,7%. Questi risultati sono stati influenzati da un primo semestre più dinamico, mentre il secondo ha visto una stagione estiva meno brillante. Per quanto riguarda i prezzi, si è registrata una variazione del +0,1% nell’ultimo mese dell’anno rispetto a novembre, con un incremento annuale del 2,9%. In media, nel 2024, i costi dei servizi di ristorazione hanno mostrato un aumento del 3,2%, evidenziando un rallentamento rispetto al 5,9% del 2023.

Stoppani ha sottolineato che, nonostante il consolidamento dei livelli occupazionali, le imprese continuano a fare i conti con la difficoltà di reperire personale qualificato. La pressione sui costi operativi, in particolare quelli legati all’energia, incide pesantemente sui margini delle aziende, complicando ulteriormente il percorso verso una piena ripresa.

Clima di fiducia degli operatori del settore

Il clima di fiducia tra gli operatori del settore ristorazione ha mostrato segnali di calo, come evidenziato dai dati di Fipe. L’indice di fiducia è sceso sotto la soglia dei 100 punti, raggiungendo quota 77,6 nel quarto trimestre del 2024, rispetto ai 114,1 punti dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo pessimismo coinvolge sia le aspettative economiche che quelle occupazionali. Le previsioni sui flussi di clientela riflettono un’analoga visione negativa riguardo al fatturato. Le difficoltà economiche delle famiglie, in particolare la contrazione del potere d’acquisto, rappresentano un ostacolo significativo per il settore nel breve periodo.

Trasformazione dei consumi e sfide future

Stoppani ha evidenziato come il settore stia attraversando un momento di grande trasformazione dei consumi. Le persone trascorrono più tempo fuori casa, ma con un budget ridotto. Un altro aspetto cruciale è legato al turismo: la crescita del fatturato della ristorazione è fortemente influenzata dall’arrivo di visitatori stranieri. Gli operatori più abili sapranno sfruttare queste opportunità.

Le sfide a lungo termine includono la difficoltà nel reperire personale qualificato e la continua riduzione del potere d’acquisto dei consumatori. Aaron Gennara Zatelli, partner di Bain & Company, ha evidenziato che questi fattori critici richiederanno strategie mirate da parte degli operatori. Le aziende stanno rispondendo con iniziative innovative, come l’ottimizzazione degli investimenti e l’adozione di pratiche sostenibili.

Crescita delle catene e uso dell’intelligenza artificiale

Un altro trend significativo è l’aumento della presenza delle catene nel settore della ristorazione, tradizionalmente dominato da operatori indipendenti. Nel 2023, queste catene hanno raggiunto un fatturato di quasi 10 miliardi di euro, rappresentando l’11% del mercato, un valore quasi raddoppiato rispetto al 2011. In un contesto di elevata frammentazione, le catene possono approfittare di economie di scala per investire in marketing e adottare soluzioni digitali avanzate.

L’introduzione dell’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui le aziende interagiscono con i clienti e gestiscono i loro processi. Nel breve termine, questa tecnologia supporta attività operative come la traduzione automatica di menù e siti web, mentre nel lungo periodo potrebbe influenzare la gestione degli inventari e la previsione della domanda, contribuendo a ottimizzare acquisti e ridurre sprechi.

Published by
Cristel Lumbroso