Generali: la nuova composizione del cda dipende dalle decisioni di Assogestioni

L’assemblea di Assicurazioni Generali, prevista per il prossimo futuro, si preannuncia come un momento cruciale per gli equilibri interni del consiglio di amministrazione. La data esatta dell’incontro, che sarà decisa dal consiglio stesso, resta ancora da definire, ma già si delineano scenari che potrebbero influenzare il futuro della compagnia. In particolare, si segnala la possibilità che tre liste superino la soglia del 5% dei voti, portando a una competizione serrata per la maggioranza.

Mediobanca è in prima linea con l’intento di ottenere il controllo necessario per garantire il rinnovo del CEO Philippe Donnet. Dall’altro lato, il gruppo Caltagirone sta preparando una lista di candidati per la minoranza, con un massimo di sei nomi. Assogestioni, infine, si prepara a presentare potenzialmente tre candidati, contribuendo a un quadro di incertezze e opportunità in vista dell’assemblea.

Possibili scenari di voto

Uno dei primi scenari da considerare è quello in cui Mediobanca ottenga il consenso necessario per prevalere. In tal caso, la lista di maggioranza potrebbe ottenere nove dei tredici posti disponibili nel consiglio. I restanti quattro posti verrebbero distribuiti tra il gruppo Caltagirone e i fondi, seguendo un sistema di proporzionalità legato ai voti ricevuti.

Se, invece, dovessero prevalere i candidati del gruppo Caltagirone, gli equilibri interni del consiglio di amministrazione subirebbero una significativa ristrutturazione. In questa eventualità, l’imprenditore potrebbe ottenere i cinque o sei posti riservati ai suoi nominativi, mentre le altre posizioni sarebbero divise tra Mediobanca e Assogestioni, sempre in base alle percentuali di voto. Le decisioni che verranno prese nelle prossime settimane dall’associazione saranno fondamentali, anche in vista del rinnovo del proprio vertice.

I candidati di Assogestioni

I nomi che verranno proposti da Assogestioni rivestono un’importanza strategica, poiché potrebbero attrarre una parte significativa delle preferenze del mercato. L’assenza di una lista alternativa da parte del consiglio potrebbe spingere gli investitori “passivi” a seguire le indicazioni fornite dai proxy. Pertanto, le scelte di Assogestioni non saranno solo determinanti, ma cruciali per la futura gestione della compagnia. La composizione del consiglio potrebbe cambiare radicalmente in base ai nomi selezionati.

La procedura di selezione dei candidati prevede che Assogestioni affidi, all’inizio dell’anno, il compito di individuare un head hunter per la scelta dei potenziali candidati. Questi nomi saranno poi esaminati dal comitato dei gestori, guidato da Emilio Franco di Mediobanca sgr. Questa situazione potrebbe generare conflitti di interesse, considerando anche i legami di Generali, Anima e Mediolanum con le parti coinvolte. La trasparenza e l’equità del processo di selezione saranno quindi sotto i riflettori mentre ci si avvicina a questo importante appuntamento per Assicurazioni Generali.

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Cristel Lumbroso