Ferragni e Calabi: “Gettate le basi per il rilancio, le proteste dei soci sono pretestuose”

Il 20 marzo 2025, durante un incontro cruciale, i legali di Morgese, socio di minoranza, hanno espresso il loro dissenso nei confronti della gestione di Calabi. Questa opposizione è emersa in un contesto in cui Morgese ha votato contro il bilancio 2023 e l’aumento di capitale di 6,4 milioni di euro. I legali hanno sollevato una serie di contestazioni che mettono in discussione le decisioni prese dalla dirigenza.

Le contestazioni di Morgese

I legali di Morgese hanno presentato una serie di obiezioni specifiche nei confronti della gestione di Calabi. Tra i punti contestati, vi è la trasparenza nelle operazioni finanziarie e la mancanza di comunicazione adeguata verso i soci. Questi aspetti, secondo i legali, sono fondamentali per garantire la fiducia degli investitori e il buon funzionamento dell’azienda. La decisione di Morgese di opporsi al bilancio non è stata presa alla leggera, ma riflette una preoccupazione profonda per la direzione in cui sta andando l’azienda.

La situazione è ulteriormente complicata dalla necessità di un aumento di capitale, che i legali ritengono possa essere giustificato solo se accompagnato da una strategia chiara e trasparente. Senza queste garanzie, l’aumento di capitale potrebbe rivelarsi un’operazione rischiosa per i soci, specialmente per quelli di minoranza come Morgese. Le contestazioni hanno quindi aperto un dibattito interno sull’opportunità e la necessità di tali misure.

Le ripercussioni sul futuro dell’azienda

La tensione tra Morgese e Calabi potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro dell’azienda. La divisione tra i soci, accentuata da queste contestazioni, potrebbe influenzare la stabilità e la crescita dell’impresa. Gli investitori potrebbero essere riluttanti a impegnare ulteriori risorse in un contesto di incertezza. È fondamentale che la dirigenza risponda a queste preoccupazioni per ristabilire la fiducia e garantire un clima di collaborazione tra i soci.

Inoltre, il modo in cui Calabi gestirà questa situazione potrebbe avere un impatto diretto sulla reputazione dell’azienda. Una gestione trasparente e aperta al dialogo potrebbe aiutare a ricostruire i rapporti con i soci e a promuovere un ambiente di lavoro più sereno. Al contrario, una reazione difensiva potrebbe esacerbare le tensioni e compromettere ulteriormente la posizione di Calabi.

Le prossime settimane saranno cruciali per l’azienda. Sarà interessante osservare come Calabi e il suo team di gestione risponderanno alle contestazioni sollevate e quali strategie verranno adottate per affrontare questa crisi interna. L’attenzione sarà rivolta a come verranno gestite le comunicazioni e le relazioni con i soci, in particolare con quelli di minoranza, per garantire un futuro sostenibile e prospero.

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Cristel Lumbroso