Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha recentemente annunciato la vendita di un pacchetto azionario del 4% di Ferrari N.V., un’operazione che porterà nelle sue casse circa 3 miliardi di euro. Questa decisione, comunicata il 26 febbraio 2025, ha colto di sorpresa il mercato e rappresenta un passo strategico per la società, la quale intende ridurre la propria esposizione azionaria nel Cavallino rampante.
Exor, attualmente proprietaria del 24,84% delle azioni di Ferrari, ha deciso di cedere circa 7 milioni di azioni ordinarie attraverso un’offerta di accelerated bookbuild rivolta esclusivamente a investitori istituzionali. Con questa operazione, la holding scenderà a detenere un 20,8% del capitale di Ferrari e il 30% dei diritti di voto. La transazione non solo genererà liquidità significativa, ma permetterà anche a Exor di diversificare il proprio portafoglio, che attualmente è fortemente influenzato dal valore delle azioni Ferrari, arrivando a rappresentare il 50% degli asset della holding.
La nota ufficiale rilasciata da Exor chiarisce che parte dei proventi derivanti dalla vendita sarà destinata al lancio di un nuovo programma di buyback da 1 miliardo di euro. Questo approccio evidenzia l’intenzione della holding di mantenere un ruolo attivo nel mercato, investendo in altre opportunità che potrebbero presentarsi. I restanti 2 miliardi di euro saranno impiegati per nuove acquisizioni, sottolineando l’obiettivo di Exor di espandere e diversificare il proprio portafoglio di investimenti.
Nonostante la riduzione della partecipazione, Exor ha ribadito il proprio impegno come azionista di lungo termine di Ferrari. A tal fine, la holding ha adottato un impegno di lock-up di 360 giorni sulle azioni ordinarie rimanenti. Inoltre, gli accordi di governance riguardanti la partecipazione in Ferrari rimarranno inalterati. Questo include la collaborazione con Piero Ferrari e il Trust Piero Ferrari, che insieme possiedono circa il 10% delle azioni e detengono diritti di voto per il 15%. La combinazione delle loro partecipazioni garantirà una quota di voto complessiva vicina al 50%.
L’operazione di Exor rappresenta un’importante evoluzione nelle strategie di investimento della holding, segnalando una volontà di adattarsi e prepararsi a nuove opportunità nel panorama economico attuale.