Erg ha concluso l’anno 2024 con risultati finanziari che mostrano una stabilità nonostante le sfide del mercato. L’EBITDA si è attestato a 535 milioni di euro, in linea con i 534 milioni registrati nel 2023, grazie agli investimenti effettuati che hanno compensato condizioni di vento particolarmente sfavorevoli. Il risultato netto dell’azienda è sceso a 175 milioni di euro, rispetto ai 226 milioni dell’anno precedente, mentre i ricavi hanno raggiunto 738 milioni di euro, leggermente inferiori ai 741 milioni del 2023. Questi dati sono stati resi noti in occasione dell’approvazione del bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, che ha anche proposto un dividendo di 1 euro per azione.
Il gruppo ha delineato un nuovo piano industriale per il biennio 2025-2026, incentrato su un approccio di value over volume. Questo modello mira a massimizzare il ritorno sugli investimenti attraverso una crescita selettiva e flessibile, puntando a cogliere opportunità di business ad alto valore. Paolo Merli, Amministratore Delegato di Erg, ha sottolineato che la strategia si tradurrà in una riduzione degli investimenti nei prossimi due anni, concentrandosi sugli asset già in costruzione, sullo sviluppo organico e sul repowering. Nonostante questa diminuzione, l’azienda prevede un EBITDA superiore a 600 milioni di euro entro il 2026, confermando il dividendo annuale di 1 euro per azione e mantenendo la possibilità di aumentare la remunerazione agli azionisti attraverso ulteriori operazioni di buyback.
Merli ha evidenziato come i risultati del 2024, e in particolare quelli dell’ultimo trimestre, siano stati influenzati da una ventosità significativamente inferiore rispetto all’anno precedente e alle medie storiche. Tuttavia, la nuova capacità installata, che ha raggiunto circa 580 megawatt, ha contribuito a compensare l’impatto negativo delle condizioni meteorologiche. Di questi, oltre 300 megawatt sono stati installati negli Stati Uniti. Inoltre, Erg ha concluso importanti accordi di Power Purchase Agreement (PPA) con controparti industriali, che hanno permesso di stabilizzare i ricavi. L’azienda ha anche ottenuto un rating investment grade, emettendo con successo un nuovo green bond e siglando il primo finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
Nell’ambito dell’aggiornamento del piano 2024-2026, Erg ha deciso di ridurre le spese in conto capitale del 20%, portandole a 1 miliardo di euro. Questa decisione è stata presa in considerazione delle tempistiche più lunghe per l’approvazione del decreto FerX, che sostiene le rinnovabili mature, e di un approccio più cauto negli Stati Uniti, in attesa di chiarire le politiche della nuova amministrazione. Di conseguenza, il target di crescita del portafoglio asset è stato rivisto a 4,2 gigawatt entro il 2026, rispetto ai precedenti 4,5 gigawatt. La strategia di Erg si dimostra quindi attenta e reattiva alle dynamics di mercato, mantenendo un focus chiaro sulla sostenibilità e sull’ottimizzazione delle risorse.