Edison trasferisce gli stoccaggi di gas a Snam: firma attesa per lunedì

È fissata per il 3 marzo 2025 la firma dell’accordo tra Edison e Snam per la cessione degli stoccaggi di gas. Questo passaggio segna un’importante evoluzione nel settore energetico italiano, con Edison che trasferirà tre impianti a Snam, incrementando così la capacità di stoccaggio del gruppo a oltre 18 miliardi di metri cubi. L’intesa, già raggiunta la scorsa estate, si inserisce in un contesto geopolitico complesso e in un periodo di aumento dei prezzi del metano.

Dettagli dell’accordo di cessione

L’operazione, che prevede la cessione del 100% di Edison Stoccaggi, è stata concordata a un prezzo base di 560 milioni di euro. Tuttavia, il valore finale della transazione potrebbe salire fino a 630 milioni di euro, grazie a specifiche clausole di earn out legate a contenziosi amministrativi e il pagamento di una ticking fee, calcolata su un tasso medio del 3% al momento del closing. Questa vendita permetterà a Edison di liberare risorse economiche, consentendo all’azienda di focalizzarsi su attività a basse emissioni, come le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, e di rafforzare la propria offerta di energia green per il mercato retail e le imprese.

Per Snam, l’acquisizione rappresenta un’opportunità strategica, aumentando significativamente la propria capacità di stoccaggio e contribuendo alla resilienza energetica del sistema Italia. Con questa operazione, Snam si assicura oltre il 17% della capacità di stoccaggio di gas a livello europeo, un passo cruciale per garantire la sicurezza energetica del paese.

Incremento della capacità di stoccaggio di Snam

Con l’acquisizione dei tre impianti, il braccio operativo di Snam, Stogit, avrà un totale di 12 siti di stoccaggio. Prima di questa operazione, Stogit gestiva già 9 impianti e ora si arricchisce di ulteriori tre. In Italia, il numero totale di siti di stoccaggio di gas ammonta a 13, inclusi quelli gestiti da Ital Gas Storage, appartenente a F2i. Questa espansione non solo rafforza la posizione di Snam nel mercato, ma contribuisce anche a garantire un approvvigionamento energetico stabile e resiliente, fondamentale in un periodo di incertezze geopolitiche.

La firma dell’accordo rappresenta quindi non solo un’importante operazione commerciale, ma anche un passo significativo verso un sistema energetico più sostenibile e sicuro per l’Italia. Il completamento di tutte le autorizzazioni necessarie, comprese quelle legate alla normativa antitrust e al golden power, ha permesso di arrivare a questo momento cruciale, atteso da molti operatori del settore.

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Luca Gelsomino