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Quali modalità di trasferimento di denaro possono essere utilizzate (www.pafleg.it)
Regalare denaro può essere un atto di grande generosità, ma è fondamentale farlo con attenzione alle normative fiscali.
Regalare denaro a figli e amici è un gesto di generosità che può portare gioia a chi dona e a chi riceve. E’ essenziale conoscere le regole fiscali che regolano le donazioni in Italia. Ignorare le soglie di valore può comportare imposte sulle donazioni e potenziali controlli da parte del Fisco.
Ma quali sono i limiti da considerare? Quali modalità di trasferimento di denaro possono essere utilizzate senza incorrere in problematiche fiscali? Scopriamo insieme le risposte a queste domande.
Limiti di donazione e imposta sulle donazioni
Quando si decide di regalare soldi, è fondamentale prestare attenzione a due aspetti chiave: l’importo della donazione e il metodo di trasferimento del denaro. Nel 2025, la legge italiana stabilisce un limite di 5.000 euro per i trasferimenti in contante. In pratica, si possono regalare contanti per un massimo di 4.999 euro senza dover pagare l’imposta di donazione. Questo limite è particolarmente rilevante, poiché il denaro contante è sempre più sostituito da pagamenti elettronici e bonifici.
Se si opta per un bonifico bancario, la situazione cambia. Non ci sono limiti specifici riguardo all’importo, ma è indispensabile fornire una causale adeguata per giustificare il trasferimento in caso di accertamento fiscale. La documentazione è fondamentale e deve essere mantenuta per almeno sei anni. Utilizzare causali come “prestito personale”, “regalo” o “donazione” è un buon modo per evitare inconvenienti. Nel caso di donazioni di somme superiori a un certo valore, l’assistenza di un notaio diventa necessaria.
È cruciale considerare l’impatto delle imposte sulle donazioni. Le donazioni tra genitori e figli o tra coniugi non sono soggette a imposte fino a un milione di euro. Se l’importo supera questa soglia, si applica una tassa del 4% solo sulla parte eccedente. Ad esempio, se un genitore decide di donare 1.200.000 euro al proprio figlio, dovrà pagare il 4% su 200.000 euro, pari a 8.000 euro.
Quando si donano soldi a fratelli e sorelle, il limite per evitare l’imposta è fissato a 100.000 euro. In questo caso, se si supera tale soglia, si applica un’imposta del 6% sulla parte eccedente. Infine, per le donazioni a amici, si applica un’imposta del 6% su qualsiasi importo, a meno che non si tratti di donazioni di modico valore, per le quali la semplice registrazione dell’atto di donazione non è necessaria.
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Un concetto chiave nel mondo delle donazioni è quello di “modico valore”. Non esiste un limite preciso, poiché il “modico valore” varia in base alla situazione economica di chi dona e di chi riceve. Ad esempio, ciò che per una persona può sembrare una somma significativa, per un’altra potrebbe essere considerato un importo irrisorio.
Se si decide di regalare una somma che non è considerata di modico valore, è necessario procedere con un atto di donazione formale presso un notaio. Questo implica costi aggiuntivi e, in alcuni casi, può portare a complicazioni burocratiche. Pertanto, è sempre meglio valutare con attenzione l’importo da donare e le circostanze della situazione.
Modalità di trasferimento: il ruolo delle piattaforme digitali
Oggi, grazie all’evoluzione della tecnologia, regalare soldi è diventato più semplice e immediato. Piattaforme come PayPal consentono di inviare denaro in modo rapido e, in alcuni casi, gratuito. Con il servizio “invio di denaro a un amico”, è possibile effettuare trasferimenti senza commissioni, a condizione che il denaro venga inviato come regalo.
Anche in questo caso, è importante considerare che i trasferimenti tramite PayPal sono tracciabili e, quindi, soggetti alle stesse regole fiscali dei bonifici bancari. È essenziale utilizzare causali appropriate e mantenere la documentazione necessaria in caso di eventuali controlli fiscali.