
Terni – Un evento di grande rilevanza artistica si prepara a prendere vita a Terni, precisamente nelle sale di Palazzo Montani, dove sarà inaugurata una mostra dedicata all’impressionismo in Italia. L’apertura è prevista per il 15 aprile 2025, in coincidenza con il 151° anniversario della prima esposizione che ha dato avvio a questo movimento a Parigi. L’esposizione, intitolata Da Degas a Boldini. Uno sguardo sull’Impressionismo tra Francia e Italia, è curata da Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano e presenterà un percorso attraverso 44 opere, tra cui sculture, scritti e dipinti, provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali, nonché dalle Collezioni d’arte delle Fondazioni bancarie e degli Istituti di credito.
Un focus sugli artisti italiani
L’attenzione principale della mostra sarà rivolta agli artisti italiani che, dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Venti del Novecento, hanno contribuito a dare prestigio all’arte italiana, nonostante il loro valore non sia sempre stato adeguatamente riconosciuto. Questi artisti, spesso oscurati dal predominio della scuola francese, hanno trovato ispirazione nel nuovo stile e nella modernità del pensiero parigino, che in Italia risultava difficile da reperire. Figure come Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi e Giuseppe De Nittis, definiti “impressionisti franco-italiani” per le loro lunghe permanenze a Parigi, hanno dato vita a una tradizione tardo impressionista che ha continuato a influenzare le generazioni successive nei primi decenni del Novecento. Pittori come Emilio Gola e Francesco Filippini, quest’ultimo amico di Monet e uno dei fondatori dell’impressionismo italiano, hanno contribuito a portare avanti questa eredità artistica, in un contesto caratterizzato da una lenta e difficile evoluzione della corrente artistica post-unitaria.
Opere in mostra e prestiti prestigiosi
La mostra avrà inizio con l’opera di Jean-Baptiste-Camille Corot, uno dei principali esponenti della scuola di Barbizon, che darà il via a un percorso che include anche Berthe Morisot, presente con tre opere provenienti da una recente esposizione a Torino e dal Musée FAMM, The Levett Collection di Mougins. La presenza di opere di Edgar Degas, tra cui “Les Italiens de Paris”, offrirà al pubblico uno sguardo diretto sulla vita artistica durante gli anni della Belle Époque a Parigi, quando la capitale francese era il fulcro dell’arte mondiale.
Le tele di Giuseppe De Nittis, in prestito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e quelle di Vittorio Matteo Corcos dal Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno, arricchiranno ulteriormente l’esposizione. Giovanni Boldini, in dialogo con Emilio Gola, porterà opere dalle Gallerie d’Italia, mentre Federico Zandomeneghi e Antonio Mancini giungeranno a Terni da importanti collezioni private. Non mancheranno anche opere scultoree, tra cui due bronzi di Degas dalla GNAM di Roma e un’opera in cera di Medardo Rosso, considerato il massimo esponente della scultura moderna italiana, grazie al prestito del MART di Rovereto.
Con queste opere, la mostra promette di offrire un’illuminante riflessione sull’impatto dell’impressionismo in Italia e sul contributo di artisti che, pur avendo vissuto all’ombra del movimento francese, hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte.