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Cosa faceva Lucio Corsi prima del successo? - Ig@lucio_corsi-www.pafleg.it
E’ apparso come una visione al Festival di Sanremo, Lucio Corsi, il folletto buono che ci ha portato il 2025: cosa faceva prima?
Lucio Corsi è arrivato sul palco dell’Ariston con il brando “Volevo essere un duro” e con la sua aurea gentile e fuori dagli schemi. Il cantautore toscano ha rappresentato la voce fuori dal coro, ha ricordato a tutti che la poesia può ancora esistere e che il mondo non è solo apparire.
Questa enorme visibilità lo ha anche condotto ovviamente sotto la lente d’ingrandimento del pubblico che come succede quando s’innamora di un personaggio, inizia a volerne sapere sempre di più, andando a scavare nel suo passato.
Il passato di Lucio Corsi è apparso piuttosto curioso e non proprio lontano da quel mondo sfavillante che guarda di sottecchi. Il 31enne che ha già una gavetta musicale alle spalle e che non è nato all’interno di qualche talent televisivo ha avuto esperienze che con il suo modo di essere potrebbero sembrare stonate, ma che non hanno scalfito l’interesse e l’affetto che tutti adesso provano nei suoi confronti.
Prima del successo Lucio Corsi ha fatto anche questo
Lucio Corsi ha conquistato il secondo posto al Festival di Sanremo grazie ad una canzone che arriva direttamente al cuore e che vuole contrapporsi all’atmosfera violenta e da gangster di quartiere che tiene banco da un pò di tempo.

Non tutti sanno che, prima di calcare il palco dell’Ariston, Corsi ha sfilato per Gucci. La sua carriera da modello è stata breve, ma significativa: nel 2017, Alessandro Michele, allora direttore creativo della maison, lo volle tra i protagonisti della collezione Cruise 2018. L’evento si tenne nella suggestiva cornice di Palazzo Pitti a Firenze e rappresentò una celebrazione dello stile rinascimentale rivisitato in chiave contemporanea.
Corsi sfilò con un outfit audace e fuori dagli schemi, incarnando perfettamente l’estetica visionaria di Michele. Il suo look, caratterizzato da un abito floreale, leggings, un cappotto con interno in pelliccia e una coroncina tra i capelli, rispecchiava il mix tra classicismo e ribellione che sarebbe poi diventato un tratto distintivo anche nella sua musica.
L’esperienza nel mondo della moda non si limitò a quella sfilata. Nello stesso anno, Corsi partecipò alla campagna pubblicitaria “Roman Rhapsody” di Gucci, affiancando volti noti come Alessandro Borghi, Miriam Leone e Francesco Bianconi dei Baustelle. Le foto di Mick Mock, celebre fotografo britannico, catturarono la sua immagine in una dimensione nuova, mescolando estetica retrò e avanguardia.
Nonostante il prestigio di queste collaborazioni, Corsi non si lasciò attrarre dal mondo della moda e scelse di dedicarsi completamente alla musica.