Sono state annunciate novità molto importanti per i pensioni italiani: arrivano gli aumenti delle pensioni per il mese di febbraio.
Il cedolino della pensione di febbraio 2025 porta con sé una notizia attesa da molti: un aumento dello 0,8%.
Questo incremento, previsto dalla legge, è il risultato dell’adeguamento all’inflazione ed è stato formalizzato nel decreto del Ministero del Lavoro pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 27 novembre 2024. Sebbene l’aumento sia positivo, è importante notare che non tutti i pensionati beneficeranno dello stesso incremento.
Pensioni, aumenti a febbraio: le cifre
L’aumento dello 0,8% si applica solo alle pensioni fino a quattro volte il minimo. In termini pratici, ciò significa che solo coloro che ricevono una pensione fino a 2.394,44 euro al mese vedranno il loro assegno aumentare dell’intero 0,8%. Per chi ha pensioni superiori, invece, l’aumento si riduce. Ecco come si suddividono gli aumenti:
- Pensioni fino a 2.394,44 euro: aumento dell’0,8%.
- Pensioni tra 2.394,44 euro e 2.993,05 euro: aumento dello 0,72%.
- Pensioni oltre 2.993,05 euro: incremento dello 0,6%.
Inoltre, le pensioni minime passeranno da 598,61 euro lordi a 603,40 euro. Tuttavia, l’importo netto che i pensionati percepiranno sarà di 614,77 euro, grazie alla maggiorazione extra introdotta dal governo. Questo aumento, sebbene modesto, rappresenta un passo avanti nella lotta contro l’inflazione che ha colpito duramente le finanze delle famiglie italiane.
È fondamentale sottolineare che, mentre lo Stato aumenta alcuni importi, dall’altro lato si registrano delle riduzioni. Dal gennaio 2025, infatti, è entrata in vigore una riduzione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo. Questo cambiamento comporta un calo stimato del 2% per la pensione di vecchiaia, secondo le stime della Cgil. Il coefficiente di trasformazione per coloro che andranno in pensione a 67 anni passa da 5,723 a 5,608. Questo significa che per calcolare l’importo della pensione, il montante individuale dei contributi sarà moltiplicato per un coefficiente ora più basso, riducendo quindi l’ammontare finale dell’assegno.
I coefficienti di trasformazione vengono aggiornati ogni due anni in base alle variazioni delle aspettative di vita. Quando la speranza di vita aumenta, il periodo di erogazione delle pensioni si allunga, determinando così una diminuzione dei coefficienti. Tuttavia, ora che ci stiamo avviando verso un periodo di maggiore stabilità, i coefficienti tornano a calare, impattando negativamente sulle pensioni future. Per quanto riguarda le date di pagamento, è importante prestare attenzione. A febbraio, i pensionati possono aspettarsi di ricevere i pagamenti in base al loro metodo di ricezione. I pagamenti avverranno in questo modo:
- Sabato 1 febbraio per chi ha un conto postale.
- Lunedì 3 febbraio per chi ha un conto bancario.
Per chi ritira la pensione in contante presso l’ufficio postale, il calendario dei pagamenti è dettagliato come segue:
- Sabato 1 febbraio: cognomi che iniziano con A e B.
- Lunedì 3 febbraio: cognomi che iniziano con C e D.
- Martedì 4 febbraio: cognomi che iniziano con E e K.
- Mercoledì 5 febbraio: cognomi che iniziano con L e O.
- Giovedì 6 febbraio: cognomi che iniziano con P e R.
- Venerdì 7 febbraio: cognomi che iniziano con S e Z.