Il 4 marzo 2025, Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM, ha rilasciato un’intervista al Sole 24 Ore, in cui ha chiarito la posizione della banca riguardo all’offerta di acquisizione da parte di UniCredit. Castagna ha sottolineato l’importanza di non creare barricate, ma di continuare a perseguire la strategia di crescita delineata da Banco BPM, evidenziando che ora spetta a UniCredit decidere se rilanciare l’offerta o ritirarla.
La proposta di UniCredit, che ammonta a 10,1 miliardi di euro, si trova in una fase delicata. Dopo l’assemblea di Banco BPM, che ha approvato un aumento del prezzo per l’acquisizione di Anima, la situazione si è fatta incerta. Castagna ha fatto notare che l’offerta di UniCredit potrebbe influenzare anche l’erogazione di credito alle piccole e medie imprese, un aspetto cruciale per il mercato. La banca ha deciso di andare avanti con il proprio piano di acquisizione, indipendentemente dal riconoscimento del Danish Compromise, un provvedimento che potrebbe garantire un vantaggio patrimoniale per le acquisizioni. Tuttavia, l’approvazione di questo provvedimento è ancora in attesa di un pronunciamento da parte della Banca Centrale Europea e dell’Autorità bancaria europea.
Castagna ha messo in evidenza che, mentre la battaglia tra le due banche si intensifica, la chiarezza sulla strategia di UniCredit resta fondamentale. La mancanza di informazioni chiare sulle intenzioni future di UniCredit, in particolare riguardo alla crescita in Germania, alla situazione in Russia e all’espansione nell’Est Europa, rende difficile per gli azionisti di Banco BPM prendere una decisione informata riguardo all’offerta.
Nel corso dell’assemblea, il supporto degli azionisti è stato determinante per l’approvazione del piano di acquisizione. In particolare, il Credit Agricole, che ha portato in assemblea una partecipazione del 9,9%, ha espresso fiducia in Banco BPM. Castagna ha sottolineato che il sostegno degli azionisti, inclusi i fondi di investimento che operano in entrambe le banche, dimostra la solidità della proposta di Banco BPM. La banca ha presentato un piano di crescita ben definito, che si basa su risultati positivi ottenuti nel 2024 e sull’implementazione di nuove strategie.
Con l’acquisizione di Anima, Banco BPM prevede di generare circa 500 milioni di euro in ricavi e 200 milioni di euro in utili aggiuntivi. Castagna ha evidenziato che la nuova struttura della banca, con un bilanciamento delle fonti di reddito tra commissioni e margine di interesse, porterà a ricavi più stabili e a una politica di distribuzione vantaggiosa per gli azionisti. Inoltre, la nuova strategia mira a ridurre i rischi associati all’assorbimento di capitale.
Guardando al futuro, Castagna ha dichiarato che Banco BPM è pronta a proseguire il proprio percorso di crescita, ma ha anche sottolineato l’importanza di avere chiarezza sulle intenzioni di UniCredit. La mancanza di una proposta concreta e definita da parte di UniCredit complica la situazione per gli azionisti, che meritano informazioni chiare per valutare le opzioni disponibili. Castagna ha espresso la necessità di una comunicazione trasparente da parte di UniCredit, in modo che gli azionisti possano comprendere le implicazioni di un possibile passaggio dalle azioni di Banco BPM a quelle di UniCredit.
La battaglia tra le due banche continua a evolversi, con Banco BPM che mantiene una posizione di forza grazie al supporto dei propri azionisti e a un piano strategico ben delineato. La risposta di UniCredit sarà cruciale per determinare il futuro delle trattative e per capire se ci sarà un rilancio dell’offerta o un ritiro definitivo. In un contesto così dinamico, le prossime settimane saranno fondamentali per il settore bancario e per le piccole e medie imprese che dipendono dall’accesso al credito.