Un nuovo bonus arriva per mitigare le condizioni economiche degli italiani. Ecco cosa sapere sul cosiddetto “Bonus Mamme”
La Legge di Bilancio 2025 introduce un nuovo “bonus mamme” destinato a sostenere le lavoratrici madri, sia dipendenti che autonome. Per rendere operativa questa misura, è previsto che il Ministro del Lavoro, in collaborazione con il Ministro dell’Economia, emani un decreto attuativo entro il 31 gennaio 2025.
Come ben sappiamo, a partire dalla pandemia da Covid-19 il nostro Paese ha visto proliferare una lunga, lunghissima, serie di bonus e incentivi. Essi hanno toccato sostanzialmente ogni settore. Inizialmente proprio per venire incontro alle oggettive difficoltà che il virus venuto dalla Cina ha creato. Esso, infatti, non ha colpito pesantemente solo la salute mondiale, ma anche l’economia.
La situazioni congiunturali successive al 2020 (compresi i conflitti) hanno poi portato i diversi governi che si sono succeduti a proseguire la linea del finanziamento di questi bonus e incentivi. Oggi, in particolare, vi parliamo di quello che è dedicato alle mamme italiane. Ecco tutto quello che c’è da sapere.Â
I dettagli sul Bonus Mamme
Il comma 219 della manovra stabilisce un esonero parziale dei contributi previdenziali per invalidità , vecchiaia e superstiti a carico delle lavoratrici. Questo beneficio è riservato a:
- Lavoratrici dipendenti: ad eccezione di coloro che sono impiegate in rapporti di lavoro domestico.
- Lavoratrici autonome: che percepiscono redditi da lavoro autonomo, d’impresa in contabilità ordinaria o semplificata, o redditi da partecipazione, purché non abbiano optato per il regime forfettario.
Per poter usufruire dell’esonero contributivo, le lavoratrici devono soddisfare i seguenti criteri:
- Maternità : Essere madri di almeno due figli.
- Età dei figli: L’esonero è valido fino al mese in cui il figlio più giovane compie 10 anni. A partire dal 2027, per le madri di tre o più figli, il beneficio si estende fino al compimento del 18º anno del figlio minore.
- Limite di reddito: La retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non deve superare i 40.000 euro annui.
È importante notare che per gli anni 2025 e 2026, l’esonero non si applica alle lavoratrici già beneficiarie dell’esonero contributivo previsto dalla manovra 2024. Al momento, si è in attesa del decreto attuativo che definirà le modalità operative per la richiesta e l’erogazione del bonus. Le lavoratrici interessate sono invitate a monitorare le comunicazioni ufficiali del Ministero del Lavoro per aggiornamenti e istruzioni dettagliate. Presto, infatti, potremo avere novità . Noi, ovviamente, non mancheremo di aggiornarvi.