
Attenzione a quando fai un bonifico ai tuoi figli, non sbagliare questo (pafleg.it)
Durante il loro percorso di studi o anche quando i figli lavorano le famiglie devono gestire trasferimenti di denaro attraverso il bonifico.
Essere genitori implica una serie di responsabilità e doveri, non solo relativi alla crescita e all’educazione dei propri figli, ma anche in merito al supporto economico necessario per affrontare le sfide della vita adulta.
Con l’ingresso dei figli nel mondo del lavoro o durante il loro percorso di studi, molte famiglie si trovano a dover gestire trasferimenti di denaro, come i bonifici, per aiutarli a coprire spese importanti. Tuttavia, è fondamentale non sottovalutare le implicazioni fiscali di tali operazioni, specialmente in relazione alla causale del bonifico.
Attenzione alle implicazioni fiscali del bonifico
Quando si tratta di trasferire denaro ai propri figli, è fondamentale essere consapevoli delle implicazioni fiscali legate a queste operazioni. Infatti, l’Agenzia delle Entrate monitora i movimenti finanziari e può avviare controlli su bonifici che non presentano una causale chiara o che sollevano sospetti. La scelta della causale non è solo un dettaglio, ma un aspetto cruciale per evitare problematiche e sanzioni fiscali.

Quando si effettua un bonifico ai figli, la causale deve essere formulata con attenzione. Ecco alcune delle causali più comuni che possono essere utilizzate:
- Donazione diretta: utilizzare termini espliciti come “Donazione”, “Dono” o “Regalo”.
- Donazione indiretta: specificare lo scopo, ad esempio “Donazione per acquisto auto”.
- Eventi speciali: causali come “Regalo di compleanno” o “Dono per la laurea”.
- Spese quotidiane: utilizzare causali come “Contributo per affitto” o “Aiuto per spese universitarie”.
In Italia, non esiste un limite massimo per le donazioni ai figli. Tuttavia, donazioni superiori a 1 milione di euro per ciascun beneficiario sono soggette a un’imposta di donazione con un’aliquota del 4%. Importi inferiori a questa soglia sono esenti da tassazione. È importante notare che per le donazioni di modico valore non è necessario alcun atto formale, mentre per cifre più elevate è consigliabile redigere un atto pubblico con l’intervento di un notaio.
Quando si compila la causale di un bonifico, è fondamentale evitare espressioni che possano generare sospetti. Termini come “Prestito”, “Regalo” o “Donazione” possono allarmare l’Agenzia delle Entrate, soprattutto se l’importo è consistente. Altre parole da evitare includono “Contanti”, “Pagamento in nero” e “Scommesse”, poiché potrebbero suggerire attività illecite.
L’importanza della causale, che va compilata sempre con cura
La causale del bonifico è un campo fondamentale che offre una spiegazione per il trasferimento di denaro. Una causale ben formulata non solo chiarisce il motivo del trasferimento, ma previene anche possibili controlli da parte delle autorità fiscali. È interessante notare un episodio accaduto in Finlandia, dove un risparmiatore si è trovato con il conto congelato per un mese a causa di una parola sospetta inserita nella causale di un bonifico. Questo dimostra l’importanza di prestare attenzione anche ai dettagli più piccoli.
In sintesi, i bonifici ai figli sono un gesto d’amore e supporto, ma richiedono attenzione e consapevolezza riguardo alle implicazioni fiscali e alle modalità di compilazione, per garantire un’operazione trasparente e priva di rischi.